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Tè itinerante: il nuovo modo di bere il tè

da Fabiola Marchet
Pubblicato: Aggiornato il

Alla ricerca di scorci incantati dove sorseggiare una tazza di tè. La prima tappa a Milano davanti alla Basilica di San Vincenzo in Prato. Ecco la nostra preziosa proposta autunnale.

[nextpage title=”Arte, storia e divertimento a Milano“]

Per la maggior parte della gente, Milano è il Duomo, il Castello Sforzesco e pochi altri edifici. Eppure ci sono alcuni posti speciali del capoluogo lombardo che forse non conosci e che meritano di essere visti.

E se fossero degli angoli in cui sorseggiare anche un tè o un infuso con un’amica? Un posto in cui convergere arte e storia, chiacchiere e risate tra donne? Praticamente un “Tè itinerante”, come l’abbiamo battezzato io e l’imprenditrice ed event designer Dominique Dellisanti.

[nextpage title=”Cos’è il Tè itinerante?“]

Il Tè itinerante è un’iniziativa nata un po’ per caso, complice la pandemia che ha fatto scoprire e apprezzare luoghi di incontro diversi e inusuali en plein air. L’amicizia, la complicità e l’amore per il bello hanno fatto il resto.

Il Tè itinerante è uno spazio e un tempo per noi in cui respirare quiete, complicità, amicizia e, naturalmente, la nostra passione per il table styling, la creatività il bello, le coccole per gli occhi. Ma anche arte e cultura.

In ogni incontro vi faremo infatti scoprire uno scorcio diverso e suggestivo, ricco di storia e curiosità, perfetto per un teatime tra amiche anche nella stagione invernale. Il tè itinerante è il nuovo trend per sorseggiare il tè!

[nextpage title=”La Basilica di San Vincenzo in Prato“]

La lista dei luoghi incantevoli da vedere a Milano è lunga e la nostra creatività feconda. Il primo appuntamento del Tè itinerante si è svolto davanti alla Basilica di San Vincenzo in Prato, che si trova in un piccolo slargo di via San Calocero. Si tratta dell’unica chiesa milanese che conservi un autentico stile paleocristiano. Tanto che, per l’assenza di sovrapposizioni di altri stili, è considerata una sorta di catalogo delle componenti architettoniche paleocristiane. La facciata è spoglia, poco appariscente, con mattoni a vista, mentre il battistero ottagonale esterno è stato aggiunto solo nel 1932.

La prima chiesa fu fondata dal re longobardo Desiderio nel 770 che la dedicò alla Vergine. In seguito, però, ci vennero trovate le spoglie di San Vincenzo, ed è così che questo luogo di culto fu dedicato al diacono aragonese martirizzato sotto Diocleziano,

L’epiteto “in Prato” si deve al fatto che la chiesa si trovava nel podere detto “Prata”, di proprietà del vescovo Odelperto. Trasformata in magazzino, nel 1804 fu venduta a un privato che la trasformò in fabbrica di acidi, che le valse il nome di “casa del mago” per tutto l’Ottocento.

[nextpage title=”I dettagli“]

Alcuni gradini che degradano verso la Basilica di San Vincenzo hanno accolto il nostro allestimento per un tè dai colori e sapori tipicamente autunnali.

Allestire un tè itinerante è divertente e il risultato stupefacente. Di base bastano le tazze con piattini, un thermos di acqua calda e decorazioni a tema. La nostra creatività è però fondamentale, così come la ricchezza di dettagli, su cui non bisogna lesinare.

Il decoro delle tazze, in sintonia con l’autunno, è stato determinante nella scelta della teiera, alta e dorata, e delle mini saliere vintage utilizzate come zuccheriere. Un sacchetto di tessuto raffinato è stato usato per contenere una scelta di tè e infusi, mentre un tripudio di foglie, ricci e nespole ha tappezzato il runner beige con delicati ramage in rilievo, corredato dei relativi tovaglioli e di macaron decorativi. Tutto realizzato da Dominique.

Non sono mancati i muffin alla carota appena sfornati (posso considerarmi una discreta pasticcera), perché nutrirsi di arte e bellezza va bene, ma anche la gola fa la sua parte, soprattutto con un tè caldo!

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2 commenti

Maria Celeste 17/11/2022 - 18:22

Beh, l’idea del té itinerante è superoriginale! Quante belle cose si possono scoprire. Grazie Fabiola

Risposta
Fabiola Marchet 17/11/2022 - 18:35

Maria Celeste, grazie infinite, anche a nome di Dominique, la mia partner in crime :-). Sono contenta che l’idea ti piaccia. Se sei di Milano ti puoi aggregare a noi!

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