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Come apparecchiare la tavola secondo il galateo

da Fabiola Marchet
Pubblicato: Aggiornato il


La tavola: uno dei principali piaceri di tutti i tempi. A tavola si mangia, si conversa, si familiarizza, si discute di affari, si prendono delle decisioni.

E i preparativi, i colori, la musica, i profumi, l’accoglienza sono elementi necessari affinché si crei la giusta atmosfera. Spesso non si presta troppa attenzione al decoro della tavola, per mancanza di tempo e voglia, perché non ci sono ospiti o si crede che apparecchiare una tavola di stile sia dispendioso. Vi assicuro che allestire la tavola è qualcosa di molto gratificante, e non solo nelle occasioni speciali! Basta saper scegliere gli elementi della tavola con gusto e conoscere le regole alla base del galateo della tavola. Come si posizionano le posate? Dove si mette il tovagliolo e il piattino per il pane? Ecco cosa dice il bon ton.

  • La tovaglia: meglio se in tinta unita e di lino o cotone. Deve essere ben stirata e la sua lunghezza, dal bordo del tavolo, non dovrebbe superare i trenta centimetri, per evitare che, impigliandosi nelle ginocchia, tiriate giù piatti e quant’altro. Si possono però usare due tovaglie sovrapposte, la più pesante delle quali andrà posta al di sotto e potrà arrivare fino a terra.
  • Le posate: hanno una posizione precisa. A sinistra del piatto si devono mettere la forchetta o le forchette (mai, comunque, in numero superiore a tre); a destra il coltello con la lama rivolta verso l’interno e infine il cucchiaio. Davanti al piatto, in senso orizzontale, le posate da dessert: il coltellino, con il manico verso destra, e la forchettina, con il manico verso sinistra.
  • Il tovagliolo: va posizionato a sinistra del piatto, ma si può adagiarlo anche sopra o alla destra (la polemica sulla sua posizione, a ogni modo, è assai accesa, e ne parlerò in separata sede). L’importante è che il tovagliolo non crei disarmonia in tavola, e non sia piegato in modo eccessivamente complicato o fantasioso. Il tovagliolo rappresenta un po’ l’inizio e la fine del pasto, pertanto sarà la padrona di casa a spiegarlo per prima, appoggiandolo sulle ginocchia, piegato in due parti, e con l’apertura rivolta verso l’interno, e così faranno tutti i commensali. Al termine del pasto sarà collocato di nuovo alla sinistra del piatto, ma senza ripiegarlo. Non sta bene allacciare il tovagliolo al collo o usarlo per altri scopi rispetto a quello di pulirsi la bocca.
  • I sottopiatti non sono obbligatori, ma danno un tocco di eleganza e raffinatezza, oltre a proteggere il tavolo dal calore delle pietanze. Non vanno tolti o sostituiti per tutta la durata del pasto.
  • I piatti devono essere in numero sufficiente per tutti gli invitati, puliti e in buono stato. Se l’occasione è formale si userà il servizio classico, in genere di porcellana bianca. Per incontri meno formali, invece, è possibile utilizzare servizi colorati, più semplici e moderni, ma sempre in sintonia con il resto della tavola.
  • I bicchieri devono essere sistemati davanti al piatto, in scala decrescente e leggermente spostati sulla destra. Particolare attenzione deve essere data al bicchiere del vino. Oggi si possono mettere in tavola bicchieri con stili e colori diversi, a seconda dell’ospite. Lo sai che si tratta di un retaggio dei secoli passati? Fate però attenzione all’accostamento dei bicchieri per non avere un effetto disordinato e sgradevole all’occhio. Il vino va servito in bicchieri a calice; l’acqua frizzante deve essere lasciata nella bottiglia originale, quella naturale va versata in una caraffa di vetro. Le coppe di champagne e i bicchieri per il dopo pasto non vanno mai messi in tavola, ma tirati fuori in un secondo momento.
  • Il piattino per il pane va posto sopra le posate di sinistra.
  • Eventuali segnaposti vanno posizionati dietro le posate del dessert e possono essere regalati agli ospiti prima del congedo.
  • Un centrotavola, di frutta o di fiori, purché inodore, non dovrebbe mai mancare; l’importante è che non dia fastidio ai commensali per la sua grandezza e che permetta loro di guardarsi in faccia. Ammesse le candele, ma non profumate.
  • Portacenere e stuzzicadenti non vanno mai portati in tavola.

Durante le grandi occasioni si possono utilizzare cristalli, porcellane preziose e argenteria, ma cercate di non esagerare ostentando il lusso e la sfarzosità tipici delle tavole di corte rinascimentali.

 

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