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Colazione di fine inverno all’aperto

da Fabiola Marchet

A pochi passi dalla primavera aumenta la voglia di stare all’aperto, anche se la natura non è ancora esplosa in tutta la sua bellezza. Se non temi l’aria frizzantina, inizia la giornata con una meravigliosa colazione immersa nel verde, circondata da piante, o davanti a una finestra luminosa, creando un’accogliente e invitante atmosfera.

Ogni elemento, nella sua semplicità, può trasmettere un messaggio o un ricordo, come un disegno stampato sul tessuto di una tovaglietta. Ecco la mia proposta dedicata alla bellezza naturali, alle tradizioni e all’artigianalità italiana.

Come apparecchiare la tavola green

L’inverno è quasi terminato, ma la natura è ancora abbastanza spoglia e poco generosa di colori. Ma se non vuoi rinunciare a decorare la tavola con elementi naturali, ti accorgerai che attorno a te non ci sono solo rami secchi, ma anche piante e rampicanti sempreverdi che ti possono venire in aiuto.

La natura in tavola, se unita a creatività e fantasia, può rivelarsi l’alleato perfetto di una mise en place davvero interessante. Le decorazioni naturali aggiungono un tocco di genuinità, e le opzioni sono infinite: un centrotavola, segnaposto, sparse qua e là.

Che sia una colazione, una merenda, un pranzo veloce, anche a fine inverno, tempo permettendo, ogni occasione è buona per rallegrarsi e consumare un pasto all’aperto. Mangiare fuori fa sentire liberi e il cibo assume sapori e profumi diversi. Se hai un giardino, una terrazza, un patio sai sicuramente quanto è bello allestirci la tavola. E se non possiedi nulla di tutto ciò, puoi sempre sfruttare i tavoli e le panchine di un parco!

Per questa colazione di fine inverno all’aperto mi sono focalizzata su poche nuance che richiamano proprio la natura. E sono stati gli articoli dell’Atelier Bacio del Marinaio di Lucia Palmas la fonte di ispirazione!

Lucia Palmas è una disegnatrice di tessuti e stilista di moda di origini liguri. Trasferitasi al sud, ha aperto lo studio Bacio del Marinaio dove oggi propone capi semplici ma raffinati, realizzati con cura artigianale in edizione limitata. Ma, soprattutto, è lei che ne disegna i tessuti, ispirata dalla vita sull’isola e dal mare!

Le tovagliette che ho usato per la colazione esaltano la semplicità e il fascino della natura: il tessuto di lino e cotone è dipinto di verde come i prati e di blu come il mare. Il loro nome è Albero della Vita e si ispirano ai mezzeri genovesi.

I mezzeri sono grandi teli in lino o cotone decorati, nella maggioranza dei casi, con motivi floreali dai colori vivaci e alberi. Il più conosciuto è proprio l’albero della vita.

I mezzeri hanno un’origine antica, e ancora oggi sono così versatili ed eleganti che sono utilizzati come complemento d’arredo nelle case: copridivani, copriletto, tovaglie, tende…

Nella tradizione genovese, il creativo che si ispira a questo simbolismo (l’albero della vita) lo carica poi di immagini e affetti della propria vita. Diventa praticamente un manufatto ricco di memorie e ricordi, come nei tessuti disegnati da Lucia Palmas.

Come lei stessa afferma: «Nel mio disegno c’è un gatto, perché ho sempre avuto gatti; una lumaca, un ricordo simpatico di quando da piccola la chiamavo rumaca; un topolino tra i rami; e un uccello del paradiso – che poi è l’araba fenice – per ricordare tutte le volte in cui mi sono dovuta rialzare. E poi sull’albero ci sono i fiori di loto perché amo la cultura orientale».

Per questa invitante colazione all’aperto ho usato le tovagliette double-face in abbinamento a uno strofinaccio bianco con grandi scritte a mano, che si ritrovano anche su un lato della tovaglietta.

Ho scelto le tonalità verde-blu perché, come afferma Lucia, «questi colori, sebbene freddi sono freschi, si adattano a tutti i tipi di piatti e sono facili da gestire.»

Parlando di stoviglie, io ho preferito rimanere in tema natura boscosa nel parco. Ho scelto quindi tazze e piattini con vassoio e zuccheriera color acquamarina e verde oliva de La Gabbianella, azienda toscana che produce ceramica per la tavola seguendo antiche tecniche di lavorazione, di cui vi parlerò prossimamente.

Su una tavola all’aperto non può mancare qualche rametto di edera e pino sparso qua e là, e tovaglioli piegati a forma di fiocco da inserire nel manico della tazza. L’effetto sarà sorprendente, soprattutto se hai ospiti.

Per finire, usa posate di legno o bambù per un tocco rustico e naturale oppure colorate o dorate per un tocco chic. A te la scelta!

L’Atelier di Lucia Palmas

Lucia Palmas è una disegnatrice di tessuti e stilista di moda di origini liguri. Trasferitasi al sud, ha aperto l’Atelier Bacio del Marinaio che propone articoli realizzati con cura artigianale in edizione limitata. Intraprendente, energica, vivace, grande creativa, ma soprattutto desiderosa di portare bellezza nei cuori: questa è Lucia, a cui ho chiesto di parlare del suo prodotto artigianale, italiano dall’inizio alla fine. Un vero e proprio racconto emozionante nel mondo del disegno su tessuto.

Come e quando è nato il tuo percorso nel mondo dei tessuti?

Disegnare tessuti è sempre stata la mia passione, sin da piccola. Dipingevo stoffe e tessuti a mio piacimento, così come si formavano nella mia mente.
Poi ho avuto l’opportunità di frequentare stage a Como, patria del disegno su tessuto. È lì che ho imparato a muovere i primi passi ed è lì che oggi stampo i tessuti per avere una qualità imbattibile, tipicamente italiana.

Non essendo nelle mie corde lavorare per le grandi fabbriche, ho pensato di iniziare a raccontare le mie storie tessili in modo indipendente. Il percorso ha richiesto senz’altro molta più fatica, ma ne è valsa decisamente la pena. Dal punto di vista creativo mi sento infatti libera di raccontare ciò che sento e mi emoziona.

Non solo. Il mio desiderio è sempre stato quello di creare in un luogo suggestivo e di grande bellezza. E così è stato: quasi 25 anni fa ho scelto di lasciare la Liguria per trasferirmi al sud.
Inseguendo il sogno di vivere e lavorare su un’isola, ho infine trasferito il mio studio atelier a Lipari, dove il territorio, la tradizione, la gente sono di continua e immensa ispirazione.

Perché hai scelto di chiamare il tuo atelier Bacio del Marinaio?

Bacio del Marinaio è un pattern tessile, uno dei primi, anch’esso testimonianza creativa di un momento della mia vita, come lo sono tutti i miei disegni per il tessuto.

Penso che questo nome sia così poetico da lasciar correre l’immaginazione su terre lontane, amori impossibili, il mare, gli abissi, le burrasche e le tregue che la vita ci offre ogni giorno.

Qual è la tua fonte d’ispirazione?

Mi ispira praticamente tutto: il racconto di un pescatore, una finestra aperta da cui proviene la musica, una sedia, un colore, una sfumatura della terra e del mare. Devo dire che nulla mi lascia indifferente: tutto si trasforma e mi sollecita, e questa è la forza delle mie collezioni.

Osservo, scruto, leggo, ascolto le persone e la musica, gusto cibi nuovi. Metto praticamente in moto i cinque sensi e mi faccio trasportare nella scelta delle tematiche e dei colori.

In definitiva, il tuo prodotto è un racconto emozionante…

Esattamente. Tutte le collezioni Bacio del Marinaio sono racconti tessili dei territori che ho attraversato, oltre a racconti di momenti della mia vita.

Il tessuto Seguire il Cuore, ad esempio, racconta di quando sono venuta sull’isola, lasciando Maratea dove ho vissuto per molti anni. Un salto nel vuoto. In quel momento ero praticamente come la funambola protagonista del tessuto, che usa il suo cuore come vela nel suo salto di vita.

Il Marinaretto Innamorato è nato qui a Lipari e racconta delle isole, della sua gente, della poesia di ogni angolo di questa terra e lo fa solo con il suo cuore, perché lui ha solo il suo grande cuore. D’altronde basta solo quello per fare tutto. 

E infine l’Albero della Vita che appartiene alla tradizione ligure dei mezzeri genovesi.

Quante volte all’anno escono le collezioni?

Ho scelto di lavorare senza stress, per cui creo solo quando sono ispirata. Trovo che avere delle scadenze ed essere limitati dalle tendenze assopisca le idee, la creatività e ogni spirito di iniziativa!

Per questo capita che in un anno faccia stampare tanti disegni e quello seguente di meno. D’altronde, le collezioni Bacio del Marinaio, raccontando territori, genti, tradizioni, poesia non passano mai di moda!

Quali articoli preferisci realizzare?

Amo molto le case, quelle che riescono a raccontare qualcosa grazie agli oggetti collocati nelle varie stanze. Le mie scelte creative ricadono pertanto sui complementi d’arredo per far parte di questa magia.

A chi si rivolgono le tue creazioni?

Mi piacerebbe che fossero per tutti, ma non è così. Le collezioni home Bacio del Marinaio, sono per chi è alla ricerca di un’emozione vera, sottolineata dalla qualità, dalla cura sartoriale e dall’unicità.

Cosa ami di più del tuo lavoro?

Nel mio lavoro, che svolgo da tanti anni, ho avuto moltissime soddisfazioni. Amo ogni parte del mio lavoro creativo. Forse un po’ meno quello burocratico, che non è forse un cruccio per tutti i creativi?

Sono una donna fortunata: il mio lavoro è quello per il quale ho studiato e vivo in un luogo magico che mi permette di dare forma e colore alle immagini che scorrono nei miei pensieri. 

Se anche tu sei rimasto affascinato da queste creazioni e vuoi saperne di più visita MOM di Maison&Objets oppure la pagina Instagram Bacio del Marinaio.

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