I formaggi sono una delle portate più complicate da portare in tavola. Quando servirli? Come abbinarli e valorizzarli? Scoprilo in questo articolo.
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C’è chi il formaggio lo serve al momento dell’aperitivo, chi come secondo piatto, chi lo stuzzica quando ha un languorino, chi lo accompagna con le pere. Chiunque abbia organizzato una cena a casa si è posto il problema almeno una volta: quando e come servire i formaggi? La domanda non è così scontata: il formaggio è uno dei cibi che causa più dubbi sul momento di servirlo. Cosa dice il galateo?
Ecco 8 regole per non fare brutta figura a tavola se il tuo menu comprende una varietà di formaggi.
- Quando si servono i formaggi? Dopo il dolce, oppure come aperitivo o apericena.
- Qual è la quantità ideale di formaggio per ogni commensale? Circa 150 grammi per i formaggi a pasta dura, di meno se a pasta molle.
- Dove si mettono i formaggi? La migliore presentazione è sul classico tagliere con diversi coltellini.
- Quali formaggi si devono offrire? È bene offrire una discreta varietà di sapori e consistenze (dai formaggi di latte vaccino a quelli di capra e pecora), e di colori (dai formaggi alle erbe a quelli con muffa). La quantità ideale è almeno 5 tipi.
- A che temperatura si servono? I formaggi vanno serviti a temperatura ambiente, per cui è meglio toglierli dal frigo un’ora prima, a meno che non sia estate.
- Come si dispongono? I formaggi si dispongono in senso orario, partendo dai più morbidi per terminare con i più duri.
- Con cosa si accompagnano? I formaggi sono ottimi con miele, marmellate, uvetta, datteri e pere.
- Come si mangia il formaggio? Se il formaggio è a pasta dura si usa il coltello e la forchetta per tagliare un pezzetto, ma non lo si porta mai alla bocca col coltello. Se a pasta molle, si usa la forchetta per adagiare una piccola quantità su un pezzo di pane o cracker e si porta alla bocca. Il formaggio stagionato fa eccezione, in quanto è consentito usare le mani per raccoglierlo dal piattino.
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