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La tavola che racconta storie del mediterraneo

da Fabiola Marchet

Accogli settembre apparecchiando la tavola con tessuti naturali ispirati alla Sicilia e stampati a mano. Ecco un’idea per gli ultimi (forse) pranzi all’aperto che vede protagonista un elegante gattopardo.

[nextpage title=”Settembre: come apparecchiare la tavola?“]

Settembre è ormai arrivato. E per molti, la fine dell’estate, con la sua spensieratezza e la voglia di divertimento, il ritorno dalle vacanze e la ripresa della routine quotidiana, è fonte di stress, malinconia e tristezza.  

Ma settembre, più di qualunque altro mese, è anche il momento dei nuovi inizi e dei buoni propositi, lavorativi e personali, per iniziare la strada verso l’autunno e l’inverno con il piede giusto.

E se settembre diventasse quindi il mese ideale per iniziare o ricominciare a prendersi cura della tavola? Io ho scelto il motivo del gattopardo di Elena Scarlata, ispirato ai mosaici islamici/bizantini palermitani – che raffigurano un giardino orientale con animali e piante in lamina d’oro.

La dominazione bizantina fu un periodo importante nella storia della Sicilia, sia da un punto di vista artistico che culturale, come dimostrano i reperti archeologici sopravvissuti al passare del tempo.

Tovagliette americane con tovagliolo coordinato
Tovagliette americane con tovagliolo coordinato

La tavola apparecchiata all’aperto è semplice ma d’effetto. E bastano pochi elementi! In questa mise en place, le protagoniste sono le tovagliette americane con tovagliolo abbinato. I disegni sono stampati a mano in Sicilia, su cotone impermeabile, trattato in modo ecologico per essere resistente alle macchie più ostinate. Musica per le nostre orecchie, vero?

“Per me il tessuto è come un diario di viaggio dell’identità siciliana, una ricerca di archeologia visiva pensata con un linguaggio nuovo.”

Elena Scarlata

Con questa mise en place semplice ed essenziale, sarà il gattopardo sul tessuto a fare da padrone, donandole carisma e unicità. L’eleganza e lo stile di un animale come il ghepardo ben si addice ai dettagli dorati che si ritrovano nel manico delle posate e sul bordo dei bicchieri. E perfino nel legatovagliolo realizzato all’uncinetto!

Le stoviglie si armonizzano perfettamente con il tovagliato: piatti, piattini e ciotoline in porcellana monocolore di tre diversi servizi che esaltano ancora di più il motivo ispirato dalla tradizione mediterraneo.

Infine, per decorare la tavola di settembre all’aperto ho optato per elementi essenziali: un po’ di verde a contrasto, fichi, spille ghepardo. Hai mai pensato di utilizzare i bijoux in tavola? Sono eleganti e versatili!

[nextpage title=”Tessuti ecosostenibili per la tavola“]

Il tema dell’ecosostenibilità è centrale in questo periodo storico. Ecosostenibilità ambientale significa adoperarsi in modo da garantire alle future generazioni le risorse naturali disponibili per vivere uno stile di vita uguale, se non migliore, di quelle attuali. E tutti noi dobbiamo fare qualcosa. Perfino parlando di apparecchiatura della tavola!

L’ atelier di Elena Scarlata è un’eccellenza siciliana che punta all’eco-sostenibilità e all’innovazione, senza tuttavia rinunciare alla tradizione: i suoi accessori per la tavola e la casa raccontano infatti la storia del mediterraneo. E nel suo studio progetta e stampa tessuti nel rispetto della natura, seguendo i valori dell’economia circolare.

Il vantaggio delle fibre naturali è che sono biodegradabili, a meno che non siano trattate con sostanze e tinture ecocompatibili. Quindi, terminato il ciclo vitale dei capi in tessuti ecosostenibili naturali (i più conosciuti e diffusi sono lino, cotone e lana), possono essere facilmente smaltiti.

Inoltre, se i tessuti sono idrorepellenti come quelli di Elena Scarlata, saranno anche facili da pulire: utilizzerai meno acqua, corrente per la lavatrice e sapone chimico. Ogni pezzo è creato per ridurre al minimo lo spreco di materiale!

[nextpage title=”Elena Scarlata, una designer pluripremiata“]

Nota per i suoi modelli davvero unici e particolari, dai colori vivaci, e l’eco-tessuto stampato a mano utilizzando un’antica tecnica di stampa a mano siciliana, Elena Scarlata è una designer tessile che ha vinto diversi premi internazionali, tra cui HOMI Makers Milano (2017), Pulse London 2018, London Craft Week 2019 (Tavola Italiana).

Ma non solo. Nella sua carriera come designer sviluppa anche importanti collaborazioni con i negozi di vari musei come l’Ara Pacis e il MACRO di Roma, il Museo della Triennale di Milano, la British Library di Londra, e la University of the Arts London.

Viene inoltre selezionata da riviste di cucina come «Sale e Pepe» (Mondadori) per photo shooting di ricette. D’altronde, la creatività Elena ce l’ha nel DNA. La passione per i tessuti, invece la eredita dalla nonna, abile ricamatrice, e dalla madre, talentuosa stilista.

“Per me il tessuto è come un diario di viaggio dell’identità siciliana, una ricerca di archeologia visiva pensata con un linguaggio nuovo.”

Elena Scarlata

Studia graphic design all’Istituto Europeo di Design (IED) e al London College of Art (UAL), e frequenta anche corsi di stampa a mano sui tessuti che la portano a lavorare per 15 anni come graphic designer per prestigiose multinazionali britanniche e americane nei settori moda, corporate ed eventi.

Nel 2017 si trasferisce in Italia. Prima a Roma e poi a Trapani, la sua città natale, dove apre il suo atelier tra mare e colline. Qui progetta e stampa i tessuti nel rispetto della natura.

Oggi lavora come designer ispirandosi a Enzo Mari (universalmente considerato uno dei maggiori teorici del design italiano e mondiale). Ma anche a William Morris, designer inglese fondatore del movimento Arts and Crafts, noto per i disegni ispirati al mondo botanico per mobili, tessuti, vetri colorati e carte da parati che rivoluzionarono il gusto vittoriano.

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